Giovani Comunisti/e L'Aquila

sabato 30 ottobre 2010

LA RIFORMA NON LA VOGLIAMO - NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO


Nella manifestazione studentesca di oggi a L'Aquila è stato questo lo slogan dominante.

Riassume benissimo i motivi della protesta contro la "controriforma" di scuola e università pubbliche voluta da Gelmini e dal governo Berlusconi:

tagliano senza pietà fondi, borse di studio e posti di lavoro di docenti precari e ricercatori, perché vogliono far pagare a scuola e università pubbliche i costi della crisi causata dalla speculazione della stessa classe padronale che non subirà la durezza di questa riforma, perché continuerà a mandare i propri figli in scuole private, che invece ricevono dallo Stato i finanziamenti sottratti al pubblico. Per questo diciamo che questa è una riforma classista che vuole riportare indietro nel tempo la società italiana.

Nel frattempo con il ddl lavoro è passata l'ennesima legge vergogna di questo governo, l'apprendistato professionalizzante che prevede si possa assolvere l'obbligo scolastico andando a lavorare a 15 anni, abbassando di fatto l'età dell'obbligo. Vergogna!

Gli studenti dei Giovani Comunisti assieme a docenti, personale ata, precari, continueranno a resistere ad oltranza con tutti i mezzi necessari fino a quando la controriforma non verrà ritirata, e a lottare per una scuola pubblica accessibile a tutti, di massa e di qualità

CONTRO:

- tagli di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica;
- 150 milioni di euro all’anno per la scuola
privata;
- licenziamento di 84 mila docenti e 43 mila lavoratori Ata;
- impoverimento della didattica e affossamento del diritto allo studio

PER:

- l'introduzione dell’obbligo scolastico fino a 18 anni;
- sussidio di 200 euro per ogni studente con reddito familiare basso;
- gratuità dei libri di testo;
- piano decennale sull’edilizia scolastica;
- stabilizzazione di tutti i precari della scuola;
- adeguamento delle risorse per l’istruzione alla media europea

Giovani Comunisti L'Aquila

domenica 17 ottobre 2010

Giovani Comunisti e collettivi studenteschi al presidio Cobas contro la Gelmini


Questa mattina i Giovani Comunisti della federazione Prc dell'Aquila e i ragazzi dei collettivi studenteschi hanno partecipato al presidio/corteo proclamato dai Cobas scuola di fronte al palazzo della regione Abruzzo per protestare contro la riforma Gelmini, che complessivamente ha portato al taglio di 130000 precari, contro i tagli agli insegnanti di sostegno, ai laboratori, ai corsi pomeridiani per sottolineare il problema delle classi sovraffollate e quindi della sicurezza causato dal taglio degli insegnanti.

Una delegazione di studenti e lavoratori è stata ricevuta dal vice presidente del consiglio regionale De Matteis al quale sono state esposte le numerose problematiche circa scuola e università.

I GC ritengono inadeguata la risposta fornita sul problema della residenzialità universitaria.

Il rappresentante del consiglio regionale ha richiamato le responsabilità di rettorato e comune ma non ha assunto quelle della regione che è l'ente responsabile del diritto allo studio universitario.

Ribadiamo la nostra richiesta di gestione pubblica delle strutture residenziali esistenti a partire dalla San Carlo Borromeo realizzata con 7 milioni di Euro di fondi Fas e attualmente gestita dalla Curia, un ente privato, al di fuori delle graduatorie pubbliche, il ripristino della Reiss Romoli e l'utilizzo della caserma Campomizzi.

15/10/10

Giovani Comunisti L'Aquila

mercoledì 13 ottobre 2010

16 ottobre i GC con la Fiom! pullman dall'Abruzzo








Sabato 16 ottobre i Giovani Comunisti lottano uniti con gli operai e le operaie della Fiom!

Contro l'attacco ai diritti di lavoratori e lavoratrici
Per la dignità e la centralità del lavoro come fondamento della democrazia


elenco dei Pullman dall'Abruzzo