Giovani Comunisti/e L'Aquila

mercoledì 16 maggio 2012

Uds - Zona Rossa - GC - Cobas: oggi boicottati i test invalsi

Nella foto la protesta UDS dell'istituto Cotugno

Dopo le scuole elementari e medie, le prove INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) sono state somministrate nella mattina di oggi anche ai secondi anni delle scuole superiori.

Già da settimane sono state annunciate a livello nazionale numerose azioni di protesta, promosse dal sindacato studentesco Unione degli studenti; non si sono lasciate attendere nemmeno le iniziative da parte dei Cobas (Comitati di Base della Scuola) e dei Giovani Comunisti.

A livello locale l'Unione degli studenti di L'Aquila, in collaborazione con il Collettivo ZonaRossa, con i Giovani Comunisti e con i Cobas scuola, ha promosso, dopo un'intensa attività di volantinaggio e di sensibilizzazione, il boicottaggio dei test Invalsi.

Dalla compilazione delle prove Invalsi, infatti, deriverà una graduatoria che, lungi dall'avere un valore scientifico e dal momento che confronta studenti provenienti da contesti ampiamente differenti, è in aperta contraddizione con l'autonomia concessa in campo didattico alle regioni. Questo sistema stabilirebbe un criterio di finanziamento e tagli alle scuole sulla base dei risultati ottenuti, ingigantendo il divario tra istituti che costituiranno un'elite e le realtà svantaggiate.

Agli insegnanti viene mossa l'implicita esortazione a conformarsi ad un modello didattico adeguato alle competenze richieste, abolendo ogni libertà di insegnamento. I docenti, soggetti anch'essi alla valutazione, utilizzano ore di lezione per preparare i propri alunni ad un tipo di verifica mai appartenuto alla scuola italiana, né utile.

Test a crocette come questo non possono valutare adeguatamente gli studenti, individui, prima di tutto, che dovrebbero essere avviati al pensiero critico e ad un'espressione non tanto sterile.

Nella mattinata di ieri, martedì 15 maggio, l'istituto Domenico Cotugno è stato protagonista di un flash mob, durante il quale gli studenti hanno coperto i loro volti con fogli bianchi raffiguranti la lettera "X", per dimostrare attraverso la creatività il proprio dissenso nei confronti della dannosa tendenza a ridurre la complessità del pensiero critico del singolo ad un numero, ad un codice o ad una crocetta.

Nella giornata odierna invece condanniamo l'episodio avvenuto all'ITIS, dove gli studenti del collettivo Zona Rossa sono stati disturbati dall'azione di Blocco Studentesco che ha provato a sottrargli i volantini cercando di impedire una libera attività di informazione. Crediamo che questo gesto si commenti da sé.


Unione degli Studenti L'Aquila

Collettivo studentesco Zona Rossa

Giovani Comunisti/e L'Aquila

Cobas scuola L'Aquila

martedì 20 marzo 2012

Profumo... di riforma Gelmini! I GC per il diritto allo studio


Oggi i Giovani Comunisti avrebbero dovuto contestare il ministro Profumo, peccato che non sia venuto alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. Avremmo voluto far sentire la nostra voce sull'operato del governo tecnico riguardo l'Università.

I primi mesi del governo Monti non hanno migliorato le condizioni degli italiani. Ogni giorno sentiamo parlare di “variazioni di spread”, di ripresa, di uscita dalla crisi, quando l'effettiva situazione del paese è ben diversa: in nome del pareggio di bilancio si richiedono sacrifici a lavoratori e pensionati, mentre l'interesse del capitale finanziario non viene intaccato. Il tutto è sostenuto in maniera bipartisan da pd, pdl e udc.

Per quanto riguarda l'università il governo non sembra affatto discostarsi dall'operato dei precedenti, lasciando intendere che il processo avviato di smantellamento dell'università pubblica non è in discussione. Il ministro Profumo ha dichiarato anzi di voler proprio “ripartire dalla riforma Gelmini”, da noi contestata anche con le occupazioni delle facoltà dell'anno scorso.

La trasformazione delle università in fondazioni con l'ingresso dei privati non fa altro che aumentare il divario tra gli Atenei.

L'abolizione del valore legale del titolo di studio testimonia l'intenzione di voler creare università di serie A e università di serie B, favorendo un sistema in cui a contare è la provenienza e non il merito.

La sostituzione della borsa di studio con la pratica del prestito d'onore abolisce di fatto il diritto allo studio.

NON È QUESTA L'UNIVERSITÀ CHE VOGLIAMO! L'accesso alla conoscenza deve essere universale e gratuito, il sistema del diritto allo studio non può essere smantellato.

Matteo di Genova - coordinatore Giovani Comunisti (PRC)

domenica 15 gennaio 2012

F35: una spesa assurda, i soldi andavano destinati alla ricostruzione


Ieri il capo della Protezione civile ha dichiarato che le risorse aggiuntive promesse per le seconde case e per le attività produttive del centro storico che dovevano essere assicurate dal piano di ricostruzione, non ci sono.

Nel frattempo da più parti in Italia ci si sta accorgendo dello spreco assoluto rappresentato dall'acquisto della flotta di aerei da guerra F35, cosa che Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti sostengono da tempo. Per di più noi dicemmo nel 2009 che parte di quella folle spesa per strumenti di guerra e di morte andava destinata proprio alla ricostruzione materiale e sociale della città dell'Aquila.