Giovani Comunisti/e L'Aquila

martedì 20 marzo 2012

Profumo... di riforma Gelmini! I GC per il diritto allo studio


Oggi i Giovani Comunisti avrebbero dovuto contestare il ministro Profumo, peccato che non sia venuto alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. Avremmo voluto far sentire la nostra voce sull'operato del governo tecnico riguardo l'Università.

I primi mesi del governo Monti non hanno migliorato le condizioni degli italiani. Ogni giorno sentiamo parlare di “variazioni di spread”, di ripresa, di uscita dalla crisi, quando l'effettiva situazione del paese è ben diversa: in nome del pareggio di bilancio si richiedono sacrifici a lavoratori e pensionati, mentre l'interesse del capitale finanziario non viene intaccato. Il tutto è sostenuto in maniera bipartisan da pd, pdl e udc.

Per quanto riguarda l'università il governo non sembra affatto discostarsi dall'operato dei precedenti, lasciando intendere che il processo avviato di smantellamento dell'università pubblica non è in discussione. Il ministro Profumo ha dichiarato anzi di voler proprio “ripartire dalla riforma Gelmini”, da noi contestata anche con le occupazioni delle facoltà dell'anno scorso.

La trasformazione delle università in fondazioni con l'ingresso dei privati non fa altro che aumentare il divario tra gli Atenei.

L'abolizione del valore legale del titolo di studio testimonia l'intenzione di voler creare università di serie A e università di serie B, favorendo un sistema in cui a contare è la provenienza e non il merito.

La sostituzione della borsa di studio con la pratica del prestito d'onore abolisce di fatto il diritto allo studio.

NON È QUESTA L'UNIVERSITÀ CHE VOGLIAMO! L'accesso alla conoscenza deve essere universale e gratuito, il sistema del diritto allo studio non può essere smantellato.

Matteo di Genova - coordinatore Giovani Comunisti (PRC)

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