Questa mattina i Giovani Comunisti e il Partito della Rifondazione Comunista hanno sostenuto con la loro presenza il presidio dei precari della scuola presso il provveditorato dell'Aquila.
I tagli della Gelmini colpiscono tanto gli isegnanti precari e i lavoratori della scuola quanto gli studenti, che vedono sempre più impoverita la qualità della scuola pubblica proprio mentre vengono incrementati i finanziamenti a quella privata: dietro la cosiddetta "riforma" c'è il progetto di ristrutturare la società in senso classista, con la cancellazione del diritto allo studio che deve garantire un'istruzione dignitosa anche a chi proviene dalle famiglie meno abbienti.
Ancora più vergognosa è stata la falsa promessa della Gelmini di risparmiare dai tagli le zone già colpite dalla crisi socio-economica dovuta al sisma del 6 aprile, mentre è confermato il taglio di 700 posti di lavoro nell'aquilano.
Come studenti e come Giovani Comunisti saremo sempre al fianco dei lavoratori della conoscenza per difendere la scuola e l'università pubbliche, a partire dagli scioperi e manifestazioni di quest'autunno.
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