Giovani Comunisti/e L'Aquila

lunedì 6 dicembre 2010

12 dicembre 1970-2010: 40 anni di lotte studentesche, ricordando Saverio Saltarelli


domenica 12 dicembre
ore 16:30
iniziativa pubblica presso la Sala Consiliare del Comune di Pescasseroli (Aq)

La presenza politica dei comunisti a Pescasseroli nel periodo fra le due guerre.
Relatore: Riccardo Lolli

Gli anni '70 a Milano, la stagione delle stragi e del movimento studentesco; la figura di Saverio Saltarelli, compagno, studente.
Relatore: Giovanna Capelli – Comitato Politico Nazionale Rifondazione Comunista, negli anni '70 dirigente del movimento studentesco di Milano

Il movimento studentesco di oggi: le lotte in Abruzzo contro la “riforma” Gelmini.
Relatore: Francesco Marola – Giovani Comunisti/e Abruzzo

introduce e coordina:
Silvano Di Pirro - consigliere comunale Pescasseroli, gruppo Bene Comune / Rifondazione Comunista

intervengono:
Maurizio Acerbo – consigliere regionale PRC-FdS
Antonio Saia - consigliere regionale PdCI-FdS
Marco Fars – Segretario regionale PRC-FdS
Antonio Macera – Segretario regionale PdCI-FdS


per informazioni: 3890495143 - 3483056354


SAVERIO SALTARELLI:

La Federazione della Sinistra ricorda Saverio Saltarelli a 40 anni dalla sua uccisione, avvenuta a Milano all'età di soli 23 anni durante la repressione delle manifestazioni popolari nel primo anniversario della bomba di Piazza Fontana (12 dicembre 1970), città dove frequentava la facoltà di giurisprudenza e lavorava per mantenersi gli studi.

La vita di Saverio, giovane militante di sinistra originario di Pescasseroli, simboleggia la vicenda di un'intera generazione che maturò l'impegno politico ideale e militante nelle vicende cruciali segnate dalla strategia delle bombe, dai tentativi di colpi di stato e di manomissione violenta della democrazia.

Riteniamo questa iniziativa doverosa verso l'esperienza umana e politica di un giovane compagno, il cui ricordo è giusto che viva nelle aspirazioni delle nuove generazioni impegnate nelle lotte di oggi per la difesa dei diritti democratici, per scuole e università pubbliche di qualità, e viva in chiunque si impegni “nella lotta per la democrazia e il socialismo”, come è scritto nella lapide commemorativa posta sul luogo dove venne colpito mortalmente da un candelotto lacrimogeno.


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