alle compagne e ai compagni dei Giovani Comunisti/e di tutte le realtà
L’ANNUNCIO DELL’AREA “GIOVANI E COMUNISTI” DI NON VOLERSI PIÙ RITESSERARE CON I GC SI TRASFORMI NELL’OPPORTUNITÀ DI RICOSTRUIRE UN’ORGANIZZAZIONE FORTE E VIVA, DEGNA DI QUESTO NOME
Apprendiamo dalle notizie ufficiali che la controparte giovanile della corrente Essere Comunisti del nostro partito ha deciso di uscire dai Giovani Comunisti. Dispiace vedere ex compagni che se ne vanno, ma dal momento che spesso sono “ex” da parecchio non dispiace poi così tanto; inoltre l’uscita di una corrente dall’organizzazione – che altro non è che un’organizzazione nell’organizzazione stessa – è sempre una buona cosa, specie quando viene deciso autonomamente come in questo caso. A nostro avviso decisamente ottima, dal momento che i circoli come quelli della Federazione de L’Aquila hanno subito tutto il peso delle aberrazioni che produce la visione correntizia: autoreferenzialità, tatticismo esasperato, inespressività, immobilismo, tutti elementi che hanno caratterizzato le decisioni politiche dei dirigenti appartenenti a Giovani e Comunisti. Il riflesso di questa mentalità lo si osserva nelle conseguenze di questa gestione, che ha caratterizzato gli ultimi anni e che da una parte spendeva le nostre forze per l’assurda rincorsa del centrosinistra e dall’altra ci portava alla paralisi più asfittica delle nostre attività; all’assoluta inerzia difronte alle tematiche più scottanti; a sparire del tutto dai luoghi di dibattito e di lotta più importanti del nostro paese e non; alla disgregazione e alla dissoluzione in seguito al totale abbandono dei circoli territoriali, i quali in particolar modo si sono ritrovati del tutto isolati da ogni forma di rapporto con i propri rappresentanti nazionali e di conseguenza col resto dell’organizzazione, fino a sparire.Ciononostante, piccoli circoli sono rinati in Valle Peligna e a L’Aquila; “lavori in corso” (veri, dal basso, non come quelli presunti di certe soggettività politiche) sono in atto anche in Marsica. Con tanta fatica e tanto impegno da parte dei pochissimi compagni rimasti e per lo più dei nuovi arrivati, si stanno rimettendo in piedi le basi di un’organizzazione sul nostro comprensorio sulla scorta di presupposti completamente antitetici rispetto a quelli del passato che ci ha visto scomparire dalla scena. Allora si colga questo momento ovunque come un’opportunità per rilanciare la molla della nostra organizzazione verso nuovi orizzonti! Ci si metta in moto da subito per far ripartire le consuete prassi procedurali, ma prima ancora per organizzare un evento su scala nazionale che possa servire da incontro-confronto, per guardarci in faccia, tra tutte e tutti noi. È anzitutto necessario infatti, rimediare all’isolazionismo che hanno causato gli ultimi anni di amministrazione, ripartendo da un approccio leale e partecipativo alla politica e ai rapporti interpersonali all’interno e all’esterno della nostra realtà. Nella speranza che questa nostra proposta trovi riscontro anche negli altri territori e dovuta considerazione da parte del corpo dirigente rimasto, ne approfittiamo per salutare tutti/e i/le compagne e rivolgere loro l’augurio di una buona ripartenza, di un nuovo inizio!
Giacomo De Fanis, a nome dei Giovani Comunisti-e della provincia de L’Aquila