Torniamo a contestare le modalità di gestione della nuova casa dello studente realizzata con i fondi pubblici della Regione Lombardia: la Regione Abruzzo ha affidato la gestione di questa struttura alla Curia, ente privato, che ha attribuito i posti letto senza passare per le graduatorie pubbliche che tengono conto dei criteri di reddito. Fa bene l'Unione degli Universitari a dichiarare di voler denunciare la Regione Abruzzo, una risposta “sacrosanta” (per restare in tema) ad un abuso inaccettabile.
Questa manovra fa parte di un disegno più ampio di cui la Regione Lombardia è corresponsabile. Già a luglio ci opponemmo con il nostro consigliere comunale Perilli alla vergogna del trasferimento futuro dell'intera proprietà delle strutture alla Curia, che mossa da caritatevole spirito avrebbe potuto ben diversamente mettere a disposizione i suoi ingenti beni.
Francesco Marola - Giovani Comunisti/e PRC L’Aquila
il Centro 14/07/09
Prevista anche la cessione gratuita dell’area, da parte della Curia, per trent’anni, trascorsi i quali quel «bene» sarà trasferito all’Arcidiocesi.
Ed è stato questo a scatenare le proteste di alcuni consiglieri, anche di maggioranza, secondo i quali «si ragiona senza indirizzi di programmazione». Enrico Perilli (Rifondazione Comunista) ha parlato di un «business per la Chiesa».
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AGGIORNAMENTI:
il Messaggero, 29/11
Indagini sulla nuova casa dello studente. Peculato ipotesi di reato
Altre ipotesi: distrazione di fondi pubblici e danno erariale
La struttura pubblica costruita su un terreno della Curia
L'AQUILA (29 novembre) - La procura della Repubblica dell'Aquila sta indagando sulla vicenda della nuova casa dello studente realizzata dalla Regione Lombardia, con una spesa di 7,5 milioni di euro, su un terreno della Curia dell'Aquila dalla Regione Lombardia.
La conferma arriva dal procuratore capo dell'Aquila, Alfredo Rossini, che parla di «attenzioni della procura». L'attività di indagine è partita di recente: secondo quanto si è appreso ci sarebbero stati degli esposti che avrebbero sottolineato l'anomalia. La procura dell'Aquila ha anche confermato che è stata inviata una relazione alla Procura della Corte dei Conti per la verifica dell'ipotesi di danno erariale.
La casa dello studente è destinata a sostituire quella di via XX settembre, crollata il 6 aprile scorso, dove sono morti otto giovani. L'iniziativa era stata annunciata in un evento per la firma del contratto di programma che si era svolto alla fine di giugno scorso all'Aquila alla presenza del governatore lombardo Roberto Formigoni e dell'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, il sindaco del capoluogo Massimo Cialente e Gianni Chiodi. Il contratto prevede la concessione in comodato del terreno per 30 anni, trascorsi i quali, la Curia diventerà titolare dell'immobile. L'opera costruita a tempo di record ed inaugurata il 4 novembre scorso era stata consegnata dallo stesso presidente Formigoni al Comune dell'Aquila.
L'inchiesta è contro ignoti, non essendo ancora state individuate responsabilità da parte di persone, non ci sono avvisi di garanzia: per questo gli enti coinvolti nell'indagine non hanno notizie ufficiali. Prima che vengano contestate delle violazioni a persone dovrebbero passare alcuni mesi. Le ipotesi di reato sono quelle di peculato e di distrazione fondi pubblici, ma secondo quanto si è appreso i magistrati attendono i risultati della procura della Corte dei Conti perché considerano più grave il reato di danno erariale, in quanto l'ipotesi è la realizzazione di una struttura pubblica su un terreno privato. Intanto è in atto un dibattito molto serrato su quale ente dovrà gestire la nuova casa dello studente, che non è stata affidata all'ente competente, l'azienda per il diritto allo studio universitario (Adsu), ma al Comune dell'Aquila. In tal senso il commissario dell'Adsu, Francesco D'Ascanio, nei giorni scorsi aveva auspicato una sinergia tra gli enti e un coordinamento per i 120 posti letto da assegnare agli studenti. Non è chiaro se l'inchiesta influirà sui tempi di attivazione della nuova struttura.
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